ALTA ROMA – Il 13 luglio 2006 inaugura nello Spazio TAD in Via del Babuino 155/A, a Roma, la personale dell’artista Francesco Bruscia “45 GLITTERING PORTRAITS”, patrocinata da ALTA ROMA nell’ambito della Settimana della Moda.
In esposizione 45 ritratti raffiguranti personaggi della moda, dell’arte e dello spettacolo, tra cui Valeria Marini, Simona Ventura, Anna Fendi, Marina Ripa di Meana, Alfonso Signorini, Alviero Martini, Mariella Milani, Stefano Dominella, Egon Von Furstemberg.
Le opere saranno esposte fino al 20 luglio.
Apparire ed essere nella pittura
di Stefano Tonti
L’arte contemporanea si caratterizza anche dipanandosi nella scelta delle tematiche espressive e nel contesto della definizione delle tecniche rappresentative in un caleidoscopico ventaglio di possibilità e di esperienze. A volte tradizionali e tradizionaliste a volte sperimentative e propositive queste possibilità lasciano spazio a chi ha talento, estro ed originalità per afferrarne ed interpretarne le potenzialità espressive, meglio ancora se definite in un contesto di tradizione storica della pittura all’interno della cultura figurativa occidentale ed europea.
Questo è ciò che avviene per le opere di Francesco Bruscia il quale, lavorando secondo una dinamica originale, parte da un’ipotesi d’intervento “decorativo” che si sviluppa e si decanta, nel risultato finale dell’opera, in un vero e proprio esito pittorico. Il risultato è un’opera figurativa alla quale si può attribuire un valore di pratica della pittura esattamente contrario all’operazione di decollage di Rotella, dove quello che prima veniva tolto ora viene aggiunto attraverso il concreto uso del colore e della trama della pittura.
Si tratta infatti di dipinti realizzati su riproduzioni di fotografie originali di ritratti di personaggi famosi (primi piani, mezzi busti o figura intera) sulle quali, al contrario di Rotella, l’artista interviene con una operazione per niente affidata alla casualità, ma con un progettato e ponderato processo di “vestizione”, secondo un rapporto cromatico caratterizzato da trame e segni che, quasi sempre, è anche in stretto legame linguistico con il fondo.
I personaggi, per lo più “miti” della contemporaneità, si stagliano nelle policromie sfavillanti e luminose degli sfondi contestualmente riprodotte o diversamente ricreate nell’abbigliamento o, altre volte, differentemente interpretate nella raffinatezza di tinte monocrome appena decorate da una trama o da un oggetto che tende a implementare la riconoscibilità del soggetto oltre quella fisionomica
La resa pittorica figurativa dei soggetti di Francesco Bruscia è caratterizzata, inoltre, per una sapiente valorizzazione degli atteggiamenti dei personaggi, nel contesto dell’intervento pittorico che tende ad interpretarne l’edonismo o la naturalezza, il valore “mitologico” e quello espressivo. Infine, in tutte le opere, traspare una costante comune attenzione di Bruscia alla valorizzazione della bellezza in ogni sua possibile e variabile forma sotto la quale questo valore si presenta.